La deprivazione materiale rappresenta uno stato di svantaggio economico e inaccessibilità a beni durevoli. Questo stato si caratterizza per l’impossibilità di fatto, piuttosto che una scelta consapevole, di affrontare spese impreviste o soddisfare determinati bisogni essenziali. La definizione comprende l’incapacità di sostenere spese come una vacanza settimanale fuori casa, la presenza regolare di carne nella dieta quotidiana, il riscaldamento adeguato dell’abitazione e l’acquisto di beni durevoli come lavatrice, televisione a colori, telefono o automobile. La deprivazione materiale può anche manifestarsi attraverso ritardi nei pagamenti di bollette di utenze, affitto o mutuo, rate di acquisto o altri obblighi finanziari.
La ricerca
Secondo i dati forniti da Openpolis, in Europa le persone con disabilità si trovano a maggior rischio di vivere in uno stato di svantaggio materiale. Un’analisi dettagliata ha rivelato che il 14,4% delle persone con disabilità più gravi si trova in una situazione di deprivazione materiale severa, rispetto al 4,9% delle persone senza disabilità. Questo divario sottolinea una significativa disparità nell’accesso a beni essenziali tra le diverse categorie di persone.
È importante notare che la deprivazione materiale è influenzata da vari fattori, tra cui l’integrazione all’interno del mercato del lavoro e la gravità delle limitazioni in ambito sanitario. Le persone con disabilità che affrontano le sfide più gravi a livello sanitario sono più soggette a trovarsi in una situazione di deprivazione materiale. Questo può avere un impatto profondo sulla loro qualità di vita.
È evidente che la situazione varia notevolmente da paese a paese. I dati raccolti da Openpolis rivelano che i paesi con la maggiore incidenza di deprivazione materiale tra le persone con disabilità si trovano principalmente nell’Europa orientale. Romania, Bulgaria e Ungheria registrano i tassi più elevati, con il 31,6%, il 28,9% e il 16,3% rispettivamente. D’altro canto, Repubblica Ceca, Lussemburgo e Slovenia presentano le incidenze più basse, con valori pari al 3,6%, 3,6% e 3,2%. L’Italia si posiziona al di sotto della media europea, con il 6,2%.
L’analisi di genere rivela che, a livello comunitario, il 10% degli uomini con disabilità e il 10,8% delle donne con disabilità si trovano in uno stato di deprivazione materiale. Le differenze di genere variano da paese a paese, con alcune nazioni che presentano una maggiore incidenza tra gli uomini e altre tra le donne. In Italia, l’incidenza di deprivazione materiale severa è leggermente più elevata tra gli uomini (6,4%) rispetto alle donne (6,1%).
Le soluzioni alla deprivazione materiale
Le politiche e le strategie volte a ridurre la deprivazione materiale tra le persone con disabilità richiedono un approccio interdisciplinare. Per incidere positivamente sulle politiche pubbliche è essenziale garantire fonti di reddito regolari e promuovere l’autonomia delle persone con disabilità. La strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, adottata dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di seguire questi aspetti, riconoscendo la necessità di interventi personalizzati che tengano conto delle diverse situazioni.
Fonte: Openpolis